Regione Marche – Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile

Consultazione pubblica

La SRSvS - Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile – sostanzia gli obiettivi ONU dell’Agenda 2030, è sviluppata in coerenza con la SNSvS (Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile) e individua 5 scelte strategiche e i relativi obiettivi da perseguire attraverso la “costruzione di un processo collettivo” di sinergie e integrazioni per lo sviluppo sostenibile ambientale, economico e sociale.

Il documento approvato con D.G.R. n. 250 del 08 marzo 2021 è qui scaricabile.

Nelle seguenti schede la SRSvS è sintetizzata attraverso: scelte strategiche, obiettivi e azioni.

Ogni cittadino può esprimere osservazioni di merito, utilizzando "partecipa alla consultazione" presente in fondo ad ogni scheda. Tutte le osservazioni saranno valutate dalla Regione Marche, per la stesura finale del documento.

La presente consultazione pubblica è curata, su incarico della Regione Marche, dall'ATI  SCS Consulting  Cresme Consulting.

Scelta Strategica A: prevenire e ridurre i rischi di catastrofi riducendo l'esposizione ai pericoli e la vulnerabilità, aumentando la capacità di risposta e di recupero, rafforzando così la resilienza

Gli OBIETTIVI di questa scelta strategica sono i seguenti:

A.1. Aumentare la sicurezza del territorio, degli edifici e delle infrastrutture
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • A.1.1. Integrare il tema del rischio nella pianificazione territoriale e urbanistica, considerando oltre la riduzione del rischio sismico anche quella dei diversi tipi di rischio cui i territori e i cittadini che li abitano sono sottoposti (rischio idrogeologico, industriale, cambiamento climatico, rischio sanitario, etc.) al fine di ridurre la vulnerabilità del sistema urbano – territoriale nel suo insieme;
  • A.1.2. Aumentare l’utilizzo di strumenti tecnici di analisi ambientale nella conservazione dei territori attraverso una gestione sostenibile delle risorse naturali rispettandone regole di funzionamento, limiti fisici, biologici e climatici;
  • A.1.3. Creazione di una governance per coordinare gli strumenti di programmazione economica al fine di garantire lo sviluppo locale (agricoltura, pesca, caccia, sport, turismo) garantendo le interazioni tra obiettivi economici, sociali e ambientali in modo equilibrato;
  • A.1.4. Progettare infrastrutture resilienti che siano sostenibili, sicure e accessibili a tutti e in grado di garantire il funzionamento anche in caso di eventi calamitosi in tutti i settori;
  • A.1.5. Realizzare opere infrastrutturali per la sicurezza dal rischio idrogeologico privilegiando soluzioni Nature based (NBS) e, ove possibile, soluzioni integralmente verdi;
  • A.1.6. Favorire interventi efficaci ed utili a migliorare la qualità degli edifici (pubblici, privati, produttivi, ecc.) che contemplino più obiettivi (es. energetici, sismici, adattamento ai cambiamenti climatici, ecc.).

A.2. Marche connesse
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • A.2.1. Implementare un sistema di mobilità interconnesso e intermodale che limiti l’isolamento delle aree interne, faciliti le connessioni al di fuori della regione e garantisca una mobilità urbana sostenibile;
  • A.2.2. Implementare la dotazione di infrastrutture per la connettività digitale e garantire qualità, accessibilità ed efficienza delle tecnologie digitali al fine di migliorare i servizi riducendo l’isolamento dei territori ed aumentando la competitività;
  • A.2.3. Sviluppare infrastrutture di sensori intelligenti interconnessi tramite sistemi di connettività ridondati.

A.3. Aumentare la resilienza sociale delle comunità e nei territori
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • A.3.1. Attivare la cittadinanza attraverso collaborazioni strategiche al fine di garantire la tenuta delle realtà territoriali di fronte ai cambiamenti e alle discontinuità in atto;
  • A.3.2. Azioni di monitoraggio, sorveglianza, prevenzione ed eradicazione dei patogeni nel settore agricolo e forestale;
  • A.3.3. Sviluppare strumenti di comunicazione che rendano accessibili e fruibili indicatori e informazioni a tutti, anche alle imprese, per prevenire e gestire i rischi;
  • A.3.4. Favorire lo sviluppo di green community con presupposti di ecosostenibilità, identità paesaggistica e modalità relazionali;
  • A.3.5. Favorire iniziative imprenditoriali, culturali e turistiche nelle aree a rischio spopolamento;
  • A.3.6. Creazione di un ambiente che assicuri qualità della vita, e conseguente contrasto allo spopolamento, e consenta lo sviluppo economico sostenibile delle aree rurali della regione accrescendo la resilienza delle comunità;
  • A.3.7. Investimenti nella capacità di reazione delle imprese agli eventi ambientali straordinari.

A.4. Contribuire al processo normativo nazionale per la prevenzione degli eventi calamitosi in logica non emergenziale
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • A.4.1. Innescare un processo a livello statale per giungere ad una normativa stabile di gestione degli eventi calamitosi al di fuori delle norme emergenziali;
  • A.4.2. Semplificare i processi di azione normativa regionale per ottenere procedure più celeri e snelle sia durante le situazioni di emergenza sia di ordinario intervento.

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(La consultazione pubblica è chiusa. È stata aperta dal giorno 15 al giorno 28 marzo 2021.)

Scelta Strategica B: affrontare i cambiamenti climatici e le dissimmetrie sociali ed economiche correlate

Gli OBIETTIVI di questa scelta strategica sono i seguenti:

B.1. Garantire la tutela degli ambienti acquatici, la disponibilità e la qualità delle acque
L’azione che concorre alla realizzazione di questo obiettivo è la seguente:

  • B.1.1. Promozione di strumenti per la corretta gestione e riutilizzo della risorsa idrica anche in considerazione della necessità di costituire delle riserve idriche per situazioni di emergenza in vista di eventuali crisi idriche.

B.2. Migliorare l'uso del suolo e ridurre il pericolo di dissesto idrogeologico
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • B.2.1. Definizione di regole per diminuire il consumo di suolo e quindi preservare la fornitura di Servizi Ecosistemici fondamentali per l’economia regionale;
  • B.2.2. Favorire la corretta bonifica dei siti contaminati e la gestione di discariche riducendo lo smaltimento.

B.3. Migliorare la qualità dell'aria
L’azione che concorre alla realizzazione di questo obiettivo è la seguente:

  • B.3.1. Promozione di strumenti per il miglioramento della qualità dell’aria in considerazione delle diverse caratteristiche e necessità dei territori.

B.4. Riduzione dei consumi energetici e aumento della quota di energie rinnovabili
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • B.4.1. Sostegno ai progetti di efficientamento energetico e transizione ambientale ecosostenibile favorendo un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori;
  • B.4.2. Investimenti in fonti energetiche rinnovabili;
  • B.4.3. Incentivazione sia per le imprese che per i privati di attività di autoconsumo;
  • B.4.4. Favorire la valorizzazione energetica dei residui agricoli, forestali, zootecnici e della frazione organica dei rifiuti limitando le emissioni di gas climalteranti.

B.5. Favorire l'integrazione di piani e misure di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • B.5.1. Definire un piano clima regionale per l’adattamento al cambiamento climatico;
  • B.5.2. Favorire l’adesione a metodi di produzione agricola volti a salvaguardare i suoli, le acque e il patrimonio biologico in linea con i cambiamenti climatici;
  • B.5.3. Tutela degli ecosistemi forestali per combattere il cambiamento climatico e migliorare l’assorbimento di CO2;
  • B.5.4. Favorire la riduzione dei diversi tipi di rischio al fine di ridurre la vulnerabilità del sistema costiero nel suo insieme attraverso la piena attuazione del Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere (Piano GIZC);
  • B.5.5. Avviare azioni di sostegno e coordinamento delle comunità locali affinché nelle aree urbane vengano attuati modelli di città ecosostenibili e resilienti considerando gli aspetti economici, sociali ed ambientali;
  • B.5.6. Sensibilizzazione del cittadino nei confronti degli effetti del cambiamento climatico sulle fasce più deboli della popolazione (anziani, bambini).

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(La consultazione pubblica è chiusa. È stata aperta dal giorno 15 al giorno 28 marzo 2021.)

Scelta Strategica C: riconoscere il valore dei servizi ecosistemici e quindi tutelare la biodiversità

Gli OBIETTIVI di questa scelta strategica sono i seguenti:

C.1. Favorire la crescita economica del territorio, tutelando le caratteristiche naturali del patrimonio paesaggistico, agricolo e forestale
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • C.1.1. Creazione della governance per l’individuazione e la valorizzazione dei Servizi Ecosistemici;
  • C.1.2. In agricoltura favorire le tecniche rispettose della biodiversità e delle caratteristiche del territorio: agricoltura biologica, biodinamica e permacoltura;
  • C.1.3. Favorire la tutela del patrimonio ambientale delle Marche: una leva di sviluppo anche in chiave turistica;
  • C.1.4. Veicolare il flusso turistico e gestire al meglio tutto il marketing territoriale della destinazione Marche e favorire la destagionalizzazione mediante la fruizione delle aree interne e, segnatamente, delle aree protette;
  • C.1.5. Avvio di una valutazione dello stato di salute delle foreste per stabilire le necessità del territorio mediante l’aggiornamento dell’IFR – Inventario Forestale Regionale e del Piano Forestale Regionale in base alla multifunzionalità delle foreste e per la rivitalizzazione delle zone interne;
  • C.1.6. Gestione sostenibile delle risorse marine e del territorio costiero.

C.2. Tutelare i servizi ecosistemici e la biodiversità attraverso una corretta gestione delle risorse naturali
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • C.2.1. Interventi di riduzione degli impatti delle grandi infrastrutture di trasporto, con particolare riferimento alle aree urbane e al territorio agricolo;
  • C.2.2. Recupero di siti contaminati e degradati anche dando seguito alle richieste della fruizione naturalistica ed escursionistica, recuperando le capacità turistiche del territorio;
  • C.2.3. Implementazione dei sistemi di monitoraggio biologico finalizzato a un miglioramento della qualità delle acque;
  • C.2.4. Ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali, anche favorendo processi di rinaturalizzazione;
  • C.2.5. Incentivazione dell’integrazione tra servizi ecosistemici e tutela della biodiversità attraverso il miglioramento della gestione dei siti Natura 2000, dei Parchi, delle Riserve naturali e delle Aree floristiche;
  • C.2.6. Sviluppo delle azioni per la gestione delle specie aliene invasive.

C.3. Favorire la biodiversità attraverso la tutela del patrimonio genetico autoctono del territorio marchigiano
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • C.3.1. Potenziare l’attività di tutela della biodiversità per mettere a disposizione materiale vivaistico autoctono;
  • C.3.2. Censimento, monitoraggio e tutela delle varietà autoctone agricole e forestali (vegetali ed animali) a rischio di estinzione.

C.4. Garantire il benessere e la qualità della vita delle comunità attraverso un ambiente salubre
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • C.4.1. Definizione della Strategia Regionale per il Verde Urbano integrata con la Legge Urbanistica per la costruzione dell’Infrastruttura Verde Regionale;
  • C.4.2. Promozione percorsi inserimento lavorativo attraverso progetti di agricoltura sociale.

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(La consultazione pubblica è chiusa. È stata aperta dal giorno 15 al giorno 28 marzo 2021.)

Scelta Strategica D: perseguire l'equità tendendo verso l'eliminazione della povertà, della sperequazione dei benefici dello sviluppo e la realizzazione di condizioni di dignità per la vita di ogni persona

Gli OBIETTIVI di questa scelta strategica sono i seguenti:

D.1. Rafforzare il tessuto socioeconomico delle aree rurali e montane
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • D.1.1. Ricostituire il tessuto sociale nelle aree interne e rurali, attraverso la partecipazione di tutti gli attori pubblici e privati che possono incentivare lo sviluppo e il senso di comunità, utile a prevenire l’abbandono dell’Entroterra e di altre aree regionali;
  • D.1.2. Promuovere progettualità e misure volte a sostenere lo sviluppo di filiere produttive locali e ad incentivare l’occupazione giovanile nelle zone rurali (aree agricole e montane);
  • D.1.3. Investire in infrastrutture e servizi per le aree interne in grado di favorire gli insediamenti abitativi e produttivi.

D.2. Migliorare gli insediamenti urbani, attraverso spazi e servizi adatti alle esigenze di tutte le fasce della popolazione
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • D.2.1. Promuove il “welfare urbano” attraverso la collaborazione pubblico-privato per garantire un livello di benessere adeguato ai bisogni di tutti;
  • D.2.2. Realizzare servizi e infrastrutture per la mobilità a favore delle persone con bisogni speciali;
  • D.2.3. Promuovere progetti di riqualificazione e modernizzazione delle strutture turistiche e dei principali siti storico-culturali per renderli accessibili a tutti e senza barriere;
  • D.2.4. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.

D.3. Eliminare le barriere sociali di ogni genere anche attraverso l'educazione alla cittadinanza globale
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • D.3.1. Incentivare la formazione e l’educazione come strumenti di inclusione sociale e di promozione del potenziale umano;
  • D.3.2. Favorire il turismo sociale e l'”ospitalità prodiga” a favore delle persone a basso reddito;
  • D.3.3. Contrastare la povertà, garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano e promuovere la salute e il benessere;
  • D.3.4. Promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, quale fattore di equità sociale e di sviluppo economico del territorio.

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(La consultazione pubblica è chiusa. È stata aperta dal giorno 15 al giorno 28 marzo 2021.)

Scelta Strategica E: promuovere la ricerca industriale e l'innovazione tecnologica verso lo sviluppo di nuove soluzioni produttive sostenibili, in termini di innovazione ed efficienza energetica, riduzione delle emissioni nell'ambiente, recupero e riutilizzo di sottoprodotti e scarti, sviluppo di produzioni biocompatibili

Gli OBIETTIVI di questa scelta strategica sono i seguenti:

E.1. Incentivare processi di ricerca e innovazione come driver dello sviluppo imprenditoriale ed economico del territorio
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • E.1.1. Promuovere l’innovazione e la ricerca in ambito agricolo e forestale attraverso progetti volti a migliorarne la sostenibilità, anche in logica di filiera;
  • E.1.2. Sostenere il ricambio generazionale e lo sviluppo di nuove competenze in tutti i settori, per facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali e rafforzare la competitività del settore ;
  • E.1.3. Supportare l’innovazione di servizi e l’acquisizione di nuove competenze nel settore turistico e culturale e rendere le strutture ricettive e culturali più moderne e in grado di rispondere anche a nuovi bisogni.

E.2. Favorire lo sviluppo di una manifattura sostenibile e di processi di economia circolare
Le azioni che concorrono alla realizzazione di questo obiettivo sono le seguenti:

  • E.2.1. Incentivare percorsi di ecoinnovazione delle imprese e, più in generale, dei sistemi produttivi regionali, supportando l’introduzione di nuove tecnologie e di strumenti volti ad aumentare la competitività ;
  • E.2.2. Sostenere le filiere integrate per favorire la progettazione in logica circolare e la simbiosi industriale ;
  • E.2.3. Supportare le attività di ricerca e innovazione del tessuto imprenditoriale regionale verso l’economia circolare, contribuendo a investimenti di riconversione produttiva (Industria 4.0).

E.3. Promuovere la ricerca e l'innovazione per la salute e il benessere
L’azione che concorre alla realizzazione di questo obiettivo è la seguente:

  • E.3.1. Sviluppare modelli di cura innovativi sempre più vicini al cittadino e in grado di rispondere a tutti i bisogni.

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